Logo Associazione

Dare un “nome” ad una Associazione, è esercizio semplice, può essere la sintetizzazione dello scopo per cui nasce, o, come nel nostro caso, può riportare il “nome” storico identificativo di un personaggio.

Fare un “logo” è esercizio più complesso, in quanto esso è sintesi della sintesi con in più l’onere di tradurre ciò in segno grafico.

Il tentativo del grafico è partito dall’oggetto che anticamente definiva un “casato”, una “baronia”, un “principato”… ovvero dallo “stemma”.

In Araldica, lo stemma dei Di Capua era rappresentato da uno scudo suddiviso diagonalmente in tre aree da due strisce nere; le aree erano colorate in giallo oro, le due esterne, e in argento quella tra le strisce. Questa descrizione è così in araldica sintetizzata: “Di oro alla banda di argento gemellata di nero”.

Il punto di sintesi raggiunto è la “fusione” tra l’antico ed il moderno in un gioco di simboli riscontrabili e percepibili ancora oggi come rappresentativi di una città come Termoli, vale a dire: il castello svevo, la barca con la vela, il mare.

La barca con la vela, all’interno del quale è riportato lo stemma dei Di Capua, definisce graficamente l’acronimo di Andrea Di Capua, ovvero le sue iniziali ADC; semplificando, la “vela” è ottenuta dalla fusione della lettera A con la lettera D, mentre la C è rappresentata dall forma della barca, adagiata sull’onda che chiude lo stemma; naturalmente il “castello” schematizzato, costituisce il punto di sutura tra la barca ed il mare, fornendo lo sfondo che evoca Termoli, per i Termolesi.

Giovanni e Costantino Risolo con la collaborazione di Luigi Cretella.