ASSOCIAZIONE CULTURALE “Andrea di Capua-Duca di Termoli”
Il nome dell’Associazione.
In coerenza con quanto detto abbiamo ritenuto di intitolare il nostro sodalizio ad Andrea di Capua, Duca di Termoli, al quale è dedicata una piccola traversa di Via Adriatica. Un personaggio quasi sconosciuto oggi, ma tra la fine del XV secolo e il primo decennio del successivo il di Capua era apprezzato e ben conosciuto in due rilevanti capitali del tempo: Roma e Napoli.
Le prime tracce della famiglia risalgono al 1070 quando un tale Aldemaro de Capoa venne nominato Cardinale. Al tempo di Federico Il di Svevia (prima metà del XIII secolo)
Termoli venne concessa a Bartolomeo di Capua (ímparentato con la famiglia degli Altavilla, la stessa della madre di Svevo, Costanza) per la sua perizia nel campo del diritto e l’accortezza in quello diplomatico, doti che gli valsero la conferma del Feudo e il titolo di Duca quando a Federico Il subentrarono gli Angioini.
Sul finire del XV secolo, quando il Meridione tornò ad essere terra di battaglie e di conquiste tra Angioni e Aragonesi, i di Capua si schierarono con questi ultimi.
Il 23 novembre 1495 FerdinandoII d’Aragona conferì ad Andrea, fratello di Giovanni che lo aveva salvato dai Francesi nella battaglia di Seminara di quello stesso anno, il titolo di Duca e l’attribuzione di terre, casali e una ventina di paesi del Contado.
La riacquisizione giuridica di Ducato comportò per Termoli, anche se per pochi decenni, il parziale recupero dell’importanza di un tempo e la ripresa dell’attività portuale e dei commerci in genere, nonché la crescita della popolazione passata da 151 fuochi della prima metà del XV secolo (circa 1000 abitanti) a 230 (poco meno di 1500 abitanti) nel primo decennio dei Cinquecento.
Andrea non visse però avulso dalla realtà e dai tempi: egli era talmente inserito nel circuito aragonese che quando, agli inizi del 1500, ripresero i conflitti tra Francesi e Spagnoli non esitò a mettere a disposizione di questi ultimi 400 uomini armati di lance.
Alla disfatta dei Francesi a Canosa di Puglia avvenuta nell’autunno del 1502, seguì la nota Disfida di Barletta (13 febbraio 1503) alla quale prese parte l’Alfiere Fanfulla da Lodi, al servizio del Duca di Termoli.
Sembra opportuno precisare, per una migliore configurazione del personaggio, che Andrea di Capua partecipando al banchetto tra capitani spagnoli e capitani francesi
(in stato di arresto) assunse una energica difesa del valore degli armigeri italiani tacciati di codardia dai Francesi. Posizione condivisa dagli altri Capitani italiani e dallo spagnolo Iñigo Lopez de Ayala.
È infine da ricordare, sotto il profilo storico, che Andrea di Capua oltre ad avere eccellenti rapporti con i più illustri Capitani del tempo (Marcantonio Colonna, il Vitelli) vantava non comuni doti diplomatiche e militari per cui il papa Giulio Il nel 1511 lo nominò prima Gonfaloniere di Santa Chiesa e Capitano generale e dopo, d’intesa con il Re di Napoli Federico I, gli affidò il comando delle truppe destinate a liberare le Romagne dai Francesi.
La notte trascorsa a Civita Castellana, nei pressi di Imola, gli fu purtroppo fatale: la morte lo colse e non si è mai saputo se avvelenato o perché colto da un malore.
La sua salma venne tumulata a Napoli, in una cappella della chiesa di S. Maria del Popolo detta degli Incurabili dove c’è un suo busto , scolpito da Giovanni di Nola, con lo stemma e relativa epigrafe che ne ricorda il valore.
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Riconfermato Roberto Crema Presidente dell’Associazione “Andrea Di Capua”
Il Direttivo dell’Associazione “Andrea Di Capua” – Duca di Termoli, ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2021/2024.
Risultano eletti:
Presidente, per il terzo mandato consecutivo, Roberto Crema;
Vice Presidente, Pietro Cappella;
Segretario, Giovanni Risolo;
Tesoriere, Vincenzo Sciarretta
Gli altri componenti del Consiglio Direttivo, eletti dall’Assemblea dei soci del 24 settembre 2021, sono: Anna Catalano, Raffaele Bassani e Vincenzo Campese.
L’Associazione “Andrea Di Capua”, costituitasi nel settembre del 2012, si propone di contribuire al recupero, alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio culturale della città di Termoli.
Scopo principale è quello di recuperare, valorizzare, tutelare e diffondere la culturae le tradizioni di Termoli, in tutti i suoi molteplici aspetti, anche in collaborazione con Istituzioni, Enti ed altre Associazioni.
La “conoscenza” della città è elemento fondamentale ad evitare possibili “spaesamenti”, ed è necessaria per rinvigorire il senso di appartenenza, valore basilare per la crescita culturale che fa di un insieme di persone una comunità.
Il riconfermato Presidente, Roberto Crema, nel ringraziare tutti i soci per il lavoro svolto, ha ripercorso la storia di questi nove anni di vita dell’associazione, menzionando le iniziative svolte, anche in quest’ultimo biennio, figlio del Covid19, che ha di molto inciso sulla creatività della stessa. Nonostante l’avversità del momento, l’Associazione ha presentato ulteriori due pubblicazioni, e coadiuvato alla mostra pittorica del socio Nino Barone, nei locali del Castello Svevo.
Nel corso del suo intervento, dichiara “….dover operare unicamente con le nostre limitate risorse economiche, ed imbattersi sistematicamente in tanta burocrazia, non è semplice, solo l’Amore per la nostra Termoli, e per la sua Storia e tradizioni, dà la spinta necessaria per andare avanti, senza demordere!”.
Chiude il suo intervento dichiarando che, anche nel prossimo futuro, ci saranno iniziative riguardanti la Storia e la Cultura di Termoli, essendo già in cantiere iniziative non solo letterarie, ma anche artistiche.

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